giovedì 25 giugno 2009

Ricercando "lo scopo della vita"

di Howard Murphet
Dal libro "Sai Baba. Invito alla gloria"


In tempi di difficoltà e di tragedia, ma anche in altri periodi, l'uomo si domanda: «Qual è lo scopo della vita?» Per la maggior parte dei suoi giorni ha agito come se lo scopo dell'esistenza fosse quello di fare soldi, far carriera, diventare famoso o potente, oppure soltanto divertirsi, guazzando in un mondo di desideri sensoriali. Ha sempre. creduto che il raggiungimento di questi traguardi avrebbe potuto renderlo felice. Ma un bel giorno, quando, per una ragione qualsiasi, deve forse guardare in faccia la morte e si accorge di quanto gli sia vicina, comincia a dubitare della validità di questi risultati. Qual è allora lo vera Méta? Che cosa potrà dargli quello stato di gioia costante che il cuore umano desidera da sempre? Può esser trovato in qualche paradiso nei cieli?

Sai Baba insegna che lo scopo della vita è trovare chi veramente siamo. Ci dice che l'uomo è come quel principino che era stato rapito da bimbo, ed era cresciuto fra i ladroni credendo d'esser un ladrone anche lui. Ma viene poi a sapere in modo indubbio di essere un principe con un'eredità magnifica, ed allora la sua vita e il suo modo di vedere cambiano totalmente.

Così la nostra vita si può svolgere ad un nuovo livello e il nostro mondo può cambiare del tutto se arriviamo alla conoscenza diretta e indubbia della nostra vera identità; questo cambiamento s'accompagnerà ad una gioia permanente che non sarà toccata dagli alti e bassi della sorte, perché la scoperta di ciò che veramente siamo apre la strada a questa gioia che è una parte della nostra vera natura.

Per fare questa grande scoperta non dobbiamo aspettar di morire e di passare a qualche altra regione dell'esistenza. In effetti sarà meglio che la facciamo qui; e questo è il fine della vita umana sulla terra.

Chi ha trovato il proprio vero Sé occulto ha trovato Dio, perché egli è Uno col Sé. Il viaggio interiore verso il Sé e verso Dio può avere tre tappe. Nella prima si sente che Dio è il Padrone; un grande Essere in qualche posto là fuori e che colui che Lo cerca è il Suo servo. Poi il cercatore si è fatto più vicino, e capisce di essere Suo figlio, nato da Dio: e finalmente si rende conto di essere Uno con Dio.

Il cercatore che sperimenta di essere uno con Dio s'accorge anche di essere uno con tutta la vita. Mentre continua a vivere nel mondo, da quel momento in poi la sua vita sarà governata da un'armoniosa unità. Non cercherà più gioia e soddisfazione dalle cose del mondo, ma la gioia sarà sempre in lui. Cercherà solo di servire i suoi simili per condurli alla meta che egli stesso ha raggiunto.

Tratto dal libro "Sai Baba. Invito alla gloria" di Howard Murphet
Howard Murphet, Sai Baba. Invito alla gloria. Magenta, Organizzazione Sathya Sai Baba Italia, 1983, pp. 74-75